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Cos’è la Rinoplastica?
La rinoplastica, nota anche come “chirurgia del naso”, è un intervento estetico che modifica la forma e le dimensioni del naso. Può migliorare l’aspetto del naso o correggere problemi respiratori causati da traumi o dalla struttura stessa del naso.
Il naso è una struttura complessa e, per ottenere risultati eccellenti, è necessario prestare attenzione sia all’aspetto estetico sia alla funzionalità. Nella mia pratica ritengo che estetica e funzionalità siano strettamente interconnesse. Ogni rinoplastica rappresenta una sfida unica, in cui la precisione chirurgica si combina con un approccio artistico per ottenere un risultato naturale e armonioso.
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Rinoplastica Funzionale e Ricostruttiva
Tutte le rinoplastiche devono essere funzionali, il che significa che, oltre a migliorare l’aspetto del naso, affrontano e prevengono eventuali difficoltà respiratorie, come la correzione della deviazione del setto, l’ipertrofia dei turbinati o l’insufficienza della valvola nasale.
La rinoplastica ricostruttiva riguarda il ripristino di deformità nasali complesse, congenite, secondarie o post-traumatiche. In questi casi si esegue generalmente la rinoplastica aperta e, talvolta, può essere necessario utilizzare cartilagine proveniente dall’orecchio o persino dalle costole.
Le incisioni per correggere le deformità vengono eseguite all’interno del naso e non sono visibili.
- Rimodellamento della punta nasale: Regolazione delle dimensioni, della forma o dell’angolo della punta del naso.
- Correzione della gobba dorsale: Riduzione della prominenza sul dorso del naso.
- Riduzione delle dimensioni del naso: se necessario.
- Fratture delle ossa nasali: Questo restringe la base nasale.
- Correzione delle narici: Riduzione della larghezza delle narici o modifica della loro forma.
Rinoplastica chiusa
Oltre alle incisioni interne tipiche della rinoplastica chiusa, viene praticata una piccola incisione esterna sulla columella, la parte inferiore del naso, che diventa impercettibile una volta guarita.
Le procedure eseguite sulla punta, sulla gobba e sulle ossa nasali sono simili a quelle della rinoplastica chiusa, ma grazie alla maggiore visibilità possiamo regolare con precisione le caratteristiche del naso e correggere problemi più complessi, come deformità settali severe o punte nasali particolarmente larghe, ecc.
Rinoplastica aperta
Tipi di Rinoplastica
Come viene eseguito l’intervento
Prima dell’intervento, avrai una sessione dettagliata con il tuo chirurgo. Durante questa sessione, verranno affrontati i seguenti punti:
- Discutere le motivazioni dell’intervento, sia per modifiche estetiche, miglioramenti funzionali o entrambi.
- Analizzare le tue aspettative per garantire che siano in linea con risultati realistici.
- Spiegare i risultati attesi, i possibili rischi e il processo di recupero.
- Valutare la struttura del naso, inclusa la condizione della cartilagine, della pelle e delle ossa.
- Esaminare il tuo stato di salute generale per confermare che sei un buon candidato all’intervento.
- Discutere le opzioni di anestesia più adatte al tuo intervento.
La rinoplastica viene generalmente eseguita in anestesia generale, garantendo che tu sia completamente addormentato durante l’intervento. In alcuni casi, per interventi meno complessi, può essere utilizzata l’anestesia locale con sedazione. Il tipo di anestesia viene scelto in base alla complessità dell’intervento e alle tue esigenze individuali.
La rinoplastica può essere eseguita in due modalità: aperta e chiusa.
Rinoplastica chiusa:
Questa tecnica prevede che tutte le incisioni vengano praticate all’interno delle narici, senza lasciare cicatrici esterne visibili. È generalmente utilizzata per modifiche più semplici della struttura nasale.
Rinoplastica aperta:
In questo metodo, le incisioni interne alle narici sono collegate tramite una piccola incisione alla base della columella (il tessuto tra le narici). Sebbene inizialmente questa incisione possa apparire come una piccola linea rossa, di solito svanisce e diventa quasi invisibile entro sei settimane. Il metodo aperto è spesso preferito perché offre maggiore visibilità e precisione, permettendo al chirurgo di trattare in modo più efficace ossa nasali, cartilagine e altre strutture complesse.
Rinoplastica chiusa:
Questa tecnica prevede che tutte le incisioni vengano praticate all’interno delle narici, senza lasciare cicatrici esterne visibili. È generalmente utilizzata per modifiche più semplici della struttura nasale.
Rinoplastica aperta:
In questo metodo, le incisioni interne alle narici sono collegate tramite una piccola incisione alla base della columella (il tessuto tra le narici). Sebbene inizialmente questa incisione possa apparire come una piccola linea rossa, di solito svanisce e diventa quasi invisibile entro sei settimane. Il metodo aperto è spesso preferito perché offre maggiore visibilità e precisione, permettendo al chirurgo di trattare in modo più efficace ossa nasali, cartilagine e altre strutture complesse.
Dopo la rinoplastica, trascorrerai un po’ di tempo nella sala di risveglio sotto la supervisione di un’infermiera prima di essere trasferito nella tua stanza. La maggior parte dei pazienti può tornare a casa lo stesso giorno, purché si senta sufficientemente bene per farlo.
Recupero dopo l’intervento
Periodo post-operatorio immediato (Cosa aspettarsi):
- Bendaggio e stabilizzazione: Viene applicato un gesso o uno splint in plastica sul naso per stabilizzarlo e proteggerlo. Possono essere inseriti anche splint o tamponi interni.
- Gonfiore e lividi: Visibili intorno al naso e agli occhi, con picco nei giorni 2–3. Si tratta di una reazione naturale del corpo.
- Disagio: Possono comparire congestione nasale, dolore lieve e difficoltà respiratorie a causa del gonfiore e della presenza dei tamponi.
- Usare regolarmente le pomate e le gocce prescritte.
- Evitare di bagnare lo splint.
- Dormire sulla schiena con la testa sollevata per ridurre il gonfiore.
- Evitare attività fisica intensa, bevande e cibi caldi, e l’esposizione a temperature elevate (come saune o bagni di vapore).
Lo splint e i punti esterni vengono generalmente rimossi circa una settimana dopo l’intervento. In questa fase, il gonfiore e i lividi cominciano a diminuire. Il naso può apparire gonfio e leggermente asimmetrico — è normale. Nella maggior parte dei casi, il gonfiore iniziale persiste sul dorso, sui lati e sulla punta del naso.
Gonfiore: Il gonfiore evidente diminuisce, ma può persistere un leggero gonfiore, soprattutto sulla punta del naso.
Funzionalità: La respirazione migliora gradualmente, ma i tessuti interni sono ancora in fase di guarigione.
Restrizioni:
Funzionalità: La respirazione migliora gradualmente, ma i tessuti interni sono ancora in fase di guarigione.
Restrizioni:
- Evitare attività fisica intensa, piegare la testa verso il basso, nuotare e lavori pesanti.
- Non indossare occhiali (se necessario, utilizzare supporti o lenti a contatto).
- Evitare l’esposizione diretta al sole e applicare la protezione solare sul naso.
Gonfiore: Continua a diminuire; la forma del naso diventa più definita, ma la punta può rimanere leggermente gonfia.
Cicatrici: Se è stata eseguita una rinoplastica aperta, la cicatrice esterna alla base del naso diventa meno visibile.
Ritorno alle attività: È possibile riprendere attività fisiche leggere, ma evitare qualsiasi rischio di trauma.
Cicatrici: Se è stata eseguita una rinoplastica aperta, la cicatrice esterna alla base del naso diventa meno visibile.
Ritorno alle attività: È possibile riprendere attività fisiche leggere, ma evitare qualsiasi rischio di trauma.
Forma del naso: Il risultato finale è visibile dopo 6–12 mesi, quando il gonfiore si è completamente attenuato.
Tessuti: Le strutture interne guariscono completamente e la pelle si adatta al nuovo scheletro nasale.
Follow-up medico: Controlli regolari con il chirurgo per valutare lo stato del naso e adattare le cure secondo necessità.
Tessuti: Le strutture interne guariscono completamente e la pelle si adatta al nuovo scheletro nasale.
Follow-up medico: Controlli regolari con il chirurgo per valutare lo stato del naso e adattare le cure secondo necessità.
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